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“Dichiariamo illegale la povertà”

INIZIATIVA “DICHIARIAMO ILLEGALE LA POVERTÀ”

“Mettiamo fuorilegge la finanza predatrice. Diamo forza ad un’economia dei beni comuni.   Costruiamo le comunità dei cittadini”.

Critiche al ministro Saccomanni.  Incontro con la ministra Kyenge. 

Roma, 19 settembre 2013 – È stata presentata stamane a Roma l’Iniziativa Internazionale DICHIARIAMO ILLEGALE LA POVERTÀ (DIP). Riccardo Petrella, uno dei coordinatori e promotori dell’iniziativa, ha presentato le tre campagne: a) Mettiamo fuorilegge la finanza predatrice; b) Diamo forza ad un’economia dei beni comuni; c)  Costruiamo le comunità dei cittadini.  Le prime azioni prioritarie dell’iniziativa  sono: 1. Togliere ai meccanismi della Borsa i settori relativi ai beni e servizi essenziali  e insostituibili per la vita; 2. Eliminare le cooperative di lavoro da caporalato; 3. Chiudere a livello anche europeo i Cie. Inoltre in anteprima è stato presentato sotto forma di ebook il libro “Le fabbriche della povertà“, che si può trovare scaricare dal sito www.banningpoverty.org

L’economista Bruno Amoroso, uno dei promotori dell’iniziativa, ha dichiarato: “Alcuni beni comuni essenziali sono stati trasformati in strumenti finanziari. Quindi noi intendiamo mettere fuorilegge la finanza predatrice escludendo i rapinatori dal sistema della finanza, chiudendo le fabbriche della rendita e della speculazione e per un sistema di credito al servizio dei cittadini e dell’economia. Ci stupisce che il ministro dell’Economia e delle Finanze Saccomanni abbia detto che in futuro dovremo sostituire le banche – che non hanno più risorse – con la ‘finanza ombra’. La finanza ombra è quella criminale. Noi dell’iniziativa DIP abbiamo l’obiettivo di escludere gli operatori borsistici delle attività che riguardano beni e servizi strategici per la vita, come l’acqua, l’energia, l’alimentazione, l’istruzione, la salute,…)”.

Riccardo Petrella nel corso della conferenza stampa ha aggiunto: “L’impoverimento è il risultato di un furto, e quindi illegale. Siamo di fronte alla predazione del pianeta e dell’umano. La persona e il lavoro sono diventati merce. Quindi per dare forza a un’economia dei beni comuni cominciamo dal mettere al bando le cooperative di caporalato, che sono uno strumento di schiavizzazione. Oggi sono più di 1500 le false cooperative di questo tipo. È un affronto alla nostra civiltà. Vogliamo attaccare le leggi che permettono l’esistenza di queste cooperative”.

Infine Patrizia Sentinelli  direttrice di Altramente ha dichiarato: “Ri-costruiamo la comunità dei cittadini, una cittadinanza di uomini e donne, inclusiva di democrazia, diritti e libertà. E allora mettiamo fuorilegge i CIE (Centri di Identificazione ed Espulsione), che sono luoghi di detenzione illegale. Riconosciamo le esperienze dei migranti, a partire dai soggetti delle ingiustizie: le donne migranti. L’iniziativa DIP offre a tutti i partecipanti un luogo comune di aggregazione e una visione d’insieme”.

La conferenza stampa è stata coordinata dal giornalista  Raffaele Luise, che ha sottolineato “la capacità visionaria e profetica di questa iniziativa,  che coincide con la nuova primavera della Chiesa cattolica con Papa Francesco, schierato con i poveri”.

Nel corso della conferenza stampa è stato presentato anche il Calendario 2014 “Dichiariamo illegale la povertà” realizzato dalla rivista Solidarietà internazionale del Cipsi, contenente articoli di approfondimento sui temi dell’Iniziativa, come prezioso strumento di lavoro per associazioni, scuole, assemblee, … (è possibile ordinarne copie anche personalizzate sul sito www.cipsi.it)

I promotori dell’iniziativa DIP nel pomriggio alle ore 15 sono stati ricevuti dalla ministra per l’Integrazione con delega alle politiche giovanili Cécile Kyenge, che ha ascoltato con interesse gli obiettivi dell’iniziativa, in particolare per quanto di sua competenza – chiusura dei CIE, cittadinanza inclusiva dei migranti e pedagogia dell’impoverimento come elemento educativo per i giovani.

I rappresentanti del Gruppo Promotore “Dichiariamo illegale la povertà” hanno incontrato la Ministra Cécile Kyenge.

 ROMA – I rappresentanti del Gruppo Promotore dell’Iniziativa Internazionale “Dichiariamo illegale la povertà” (DIP), dopo aver incontrato ieri, giovedì 19 settembre, a Roma, la Ministraper l’Integrazione con delega alle Politiche giovanili, Cécile Kyenge, hanno dichiarato:  “Siamo stati numerosi ad essere ricevuti ieri a Roma dalla Ministra Kyenge, cui abbiamo presentato gli obiettivi dell’Iniziativa DIP e il programma delle tre Campagne in corso di realizzazione in Italia per il 2013-2017: “Mettere fuorilegge la finanza predatrice”, “Ridiamo forza ad un’economia dei beni comuni”, “Costruiamo le Comunità dei Cittadini”.

In particolare, abbiamo presentato le prime Azioni concrete iniziate proprio nel mese di settembre quali:

1. Vietare agli operatori borsistici l’accesso alle attività relative ai beni e servizi essenziali e strategici per la vita.

2. Mettere al bando le cooperative di lavoro da caporalato.

3. Ricittadinare la città.

4. Chiudere i CIE (Centri di identificazione ed espulsione) a livello europeo.

5. Il passaporto di cittadinanza universale.

La Ministra ha espresso un vivo interesse alla concretezza delle azioni menzionate sottolineando che esse si integrano in maniera coerente con quelle già intraprese dal suo Ministero nei settori di sua competenza. Ha peraltro segnalato che il suo Ministero ha in corso tre Tavoli di lavoro sulla revisione delle cooperative da caporalato, la chiusura dei CIE, le misure contro tutte le forme di discriminazione nelle città. Su questi temi, pertanto, la Ministra ha proposto che rappresentanti dell’iniziativa DIP partecipino ai tre Tavoli di lavoro.

Ha poi menzionato le difficoltà esistenti relative al Passaporto di Cittadinanza Universale ed ha manifestato un interesse particolare alle proposte per una Pedagogia sull’Impoverimento, specie rivolta ai giovani.

L’iniziativa Dichiariamo Illegale la Povertà (DIP) – Banning Poverty 2018 è stata  lanciata in Italia lo scorso anno (Marcia per la Giustizia Agliana-Quarrata – 8 settembre 2012) da una trentina di associazioni. L’obiettivo operativo è di ottenere nel 2018 nel 70° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, l’adozione di una risoluzione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite che affermi: “Noi Stati membri ci impegniamo a mettere fuorilegge i fattori strutturali che sono all’origine dei processi di creazione dell’impoverimento nel mondo”.

L’iniziativa DIP è in corso di realizzazione in Italia e a partire dal 2014 in altri Paesi quali Belgio, Canada, Argentina, Brasile, Malesia.

Riccardo Petrella, prof. emerito dell’Univ. Cattolica di Lovanio Belgio e promotore dell’Univ. del Bene Comune

Alessandro Mazzer, Comitato editoriale Banning Poverty 2018, email press@banningpoverty.org , sito web www.banningpoverty.org

info: Nicola Perrone, Comitato editoriale Banning Poverty 2018 – Roma tel. 329.0810937

Ufficio stampa

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