martedì, Dicembre 3, 2024
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Diritti Umani: Report 2019

Human Rights Watch: Report 2019.

È reso pubblico il Report di Human Rights Watch del 2019, che per realizzarlo ha passato al setaccio oltre 100 paesi. Alcuni dei quali hanno richiesto maggiore attenzione, altri meno. Anche l’Italia è rientrata fra questi. Soffermarsi su tutti i paesi analizzati comporterebbe un lavoro troppo lungo per il contesto in cui è inserito. Possiamo però citare i Paesi che hanno richiesto uno spazio più ampio per essere descritti. Tra questi vi è, per esempio, il Brasile che detiene il triste merito di avere il record di omicidi. Sono state, nel 2017, 64 mila le uccisioni. È risultato che gli omicidi da parte della polizia sono spesso extragiudiziali. Nel 2017 è stata approvata una legge che passa i processi per omicidio delle forze armate dal tribunale civile a quello militare. I diritti delle donne sono messi a dura prova, nel 2017, sui tavoli del tribunale vi erano 1,2 milioni di casi di violenza domestica sospesi. Molti migranti venezuelani cercano aiuto nei confini brasiliani, esistono 13 rifugi per 5500 rifugiati. La maggior parte dei bambini non ha garantita un’istruzione. A marzo un rifugio in Roraima – stato brasiliano al confine con il Venezuela – è stato invaso da una folla che lo ha distrutto, bruciando ogni bene presente al suo interno. Non fa pensare in maniera positiva l’aggravante dell’elezione del Presidente Bolsonaro. Eletto, infatti, nonostante le forti dichiarazioni razziste, omofobe, misogine, contro la popolazione indigena e il suo appoggio alla tortura, così come l’istigazione di atteggiamenti violenti. In Venezuela è forte la repressione governativa che ha già incarcerato più di 230 avversari politici. 12500 circa, sono le persone arrestate dal 2014 per proteste. Carenze di medicinali, forniture mediche e cibo hanno portato – secondo i dati ufficiali del 2016 – all’aumento di mortalità infantile del 30%, materna del 65% e casi di malaria arrivati al 76%. Dal 2016 il governo non ha più reso pubblici i dati riguardanti bollettini epidemiologici. Le gravi violazioni dei diritti sociali che i venezuelani stanno subendo stanno portando ad una massiccia migrazione, sono più di 3 milioni i richiedenti asilo. L’Ungheria di Orban, messa sotto accusa dall’UE per le continue azioni che minano le libertà democratiche ad essa appartenenti. HRW ha dichiarato che, in concomitanza delle elezioni, Orban ha lanciato una campagna diffamatoria pubblica a carico delle associazioni che operano nel settore dell’accoglienza ai migranti. La Siria, secondo una stima dell’Osservatorio siriano per i diritti umani, ha visto dall’inizio della guerra un numero di vittime pari a 511000, fino a marzo 2018. Per non parlare degli sfollati che essa ha causato: 6,6 milioni quelli interni e 5,6 milioni in tutto il mondo. Gli attacchi vengono fatti utilizzando ordigni composti da sostanze chimiche. Il HRW ne ha contate almeno 85 tra il 2013 e il 2018. I rohingya in Birmania che si ritrovano a vivere una condizione così grave da spingere le Nazioni Unite a chiedere agli ufficiali militari di avviare le pratiche giudiziarie con accusa di genocidio, crimini contro l’umanità e crimini di guerra contro le forze di sicurezza birmane. La questione di Israele e Palestina. Il governo israeliano continua ad applicare restrizioni severe sui diritti umani dei palestinesi. Dal 30 marzo al 19 novembre, secondo HRW, le forze di sicurezza israeliane hanno ucciso 189 manifestanti palestinesi, tra cui 31 bambini. La continua lotta sta portando a delle devastanti conseguenze socio-economiche. L’80% degli abitanti di Gaza dipende dagli aiuti umanitari.

Come già detto in precedenza, non passa inosservata la situazione dell’Italia che non risulta meno compromessa di altri citati sopra. Viene attaccata la linea razzista e xenofoba che ha caratterizzato la nostra politica già dalle campagne elettorali. Vengono fatte presenti la chiusura dei porti italiani, la consegna del coordinamento dei salvataggi in mare nelle mani della guarda costiera libica e fa un plauso a Mimmo Lucano, Sindaco di Riace per il progetto di integrazione per i richiedenti asilo, discorde con il filo politico odierno italiano.

Info: https://www.osservatoriodiritti.it/2019/01/17/diritti-umani-violati-nel-mondo-human-rights-watch/

l’immagine in evidenza è stata presa dal sito https://en.wikipedia.org/wiki/Human_Rights_Watch 

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