19 ottobre: Marcia Perugia-Assisi. Partecipiamo in massa! Info per i partecipanti

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Per dare voce alla pace, Domenica 19 ottobre 2014: Marcia Perugia-Assisi contro la Terza guerra mondiale. partecipiamo in massa!

Dalla parte delle vittime, contro tutte le guerre, il 19 ottobre 2014 una grande Marcia per la pace PerugiAssisi.

Partiranno da 513 città e 95 province di tutte le regioni d’Italia
per partecipare alla

Marcia Perugia-Assisi per la pace e la fraternità del 19 ottobre

Saranno decine di migliaia, di ogni età e appartenenza: bambini, giovani, famiglie, scuole, associazioni, Enti Locali e Regioni. 110 le scuole. 253 i Comuni, le Province e le Regioni. 468 le associazioni. In totale 831 le adesioni pervenute.

Verranno in pullman, in treno, in auto e in bicicletta. Partiranno il giorno prima, di notte. Faranno un lungo viaggio per poi mettersi in cammino da Perugia ad Assisi.

Lo faranno assumendosi la responsabilità, il costo e la fatica di reagire alle guerre e alla violenza che sono dappertutto.

Un fatto straordinario che contrasta con il clima generale di rassegnazione, cinismo, inerzia e indifferenza.

 

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In occasione della visita di Papa Francesco a Redipuglia in memoria dei caduti e delle vittime di tutte le guerre, pubblichiamo l’intervento di Flavio Lotti, coordinatore della Marcia PerugiAssisi del prossimo 19 ottobre, pronunciato ieri sera nella Basilica di San Francesco D’Assisi.

Cento anni fa scoppiava la prima guerra mondiale, lasciando sul campo più di 20 milioni di morti e 21 milioni di feriti, mutilati, invalidi. Le centinaia di guerre che sono venute dopo hanno causato più di duecento milioni di morti, senza contare i cosiddetti “danni collaterali” (altri milioni e milioni di donne, uomini e bambini uccisi o dilaniati dalla fame e dalle malattie conseguenza delle stesse guerre) e l’immensa quantità di beni e risorse che sono stati distrutti e sottratti allo sviluppo dell’intera umanità.

Sono numeri spaventosi e totalmente imprecisi. (Prima riflessione.) Nessuno sa quante sono le vittime delle guerre. Né di ieri né di oggi. Nessuno le ha contate o le ha potute contare. La guerra è un mostro spaventoso che continua a divorare vite umane anche quando le armi hanno smesso di sparare.

(Seconda riflessione.) I morti non sono tutti uguali. Quasi sempre noi contiamo i soldati (occidentali) ma non contiamo le altre vittime, e in particolare, ieri come oggi, non i contiamo i civili che nel frattempo sono diventati il 90% di morti di guerra.

(Terza riflessione.) Ma le vittime della guerra non sono numeri. Sono persone, bambini, giovani, donne e uomini di tutte le età. Ecco, la prima cosa che possiamo fare noi questa sera è cercare di dare un volto umano a ciascuna di queste persone: ai 100.000 che sono stati sepolti a Redipuglia, ai 20 milioni della prima guerra mondiale, ai 50 della seconda, ai 6 milioni della guerra in Ruanda e in Congo di 20 anni fa, ai 2200 uccisi nell’ultima guerra di Gaza.

(Quarta riflessione.) A quelli che ci dicono che la guerra è brutta ma inevitabile, necessaria, noi rispondiamo che la guerra è un omicidio in grande e come tale va trattato. Quando pensiamo alla guerra dobbiamo pensare a questa drammatica realtà. Quando pensiamo a una delle tante spaventose guerre in corso e non capiamo da che parte stare o ci viene detto di schierarci con gli uni contro gli altri, c’è una prima cosa importante che possiamo fare: stare dalla parte delle vittime, sederci al loro fianco, metterci nei loro panni. Ovunque esse siano.

(Quinta riflessione.) La commemorazione delle vittime di questa immensa tragedia ci deve aiutare a riscoprire il valore autentico di un bene superiore come la pace e a guardare alla realtà del mondo in cui viviamo con occhi nuovi e un nuovo atteggiamento di responsabilità. “La pace è un dono troppo prezioso che deve essere promosso e tutelato” ha ripetuto molte volte Papa Francesco. “C’è un giudizio di Dio e anche un giudizio della storia sulle nostre azioni a cui non si può sfuggire!”.

100 anni fa, due soli colpi di pistola bastarono a dare inizio al secolo più violento della storia. Gli storici ci dicono che a quel tempo i governanti erano ciechi e la gente inconsapevole. Oggi la pace è nuovamente in grande pericolo anche da noi che, per 70 anni, abbiamo avuto la fortuna di non essere toccati direttamente dalla guerra. E’ la Terza Guerra Mondiale, ha detto nei giorni scorsi Papa Francesco. Ma noi preferiamo non vedere e rinunciamo a fare i conti con le nostre responsabilità. Questi 100 anni di guerre sono stati anche 100 anni di occasioni sprecate per dare alla pace un volto concreto. La pace affidata a generici appelli, a un interesse occasionale, a qualche intenzione di preghiera senza assumere un fattivo impegno è vuota e inconcludente, ha sottolineato il vescovo di Gorizia preparando la sua comunità ad accogliere il Papa a Redipuglia.

La pace è diritto e un bene comune che richiede di essere riconosciuto, promosso, applicato e tutelato da tutti, ciascuno secondo le proprie possibilità e responsabilità, dalle nostre città fino all’Onu. Non è facile scrollarci di dosso l’indifferenza, l’egoismo, l’individualismo, la rassegnazione che ci hanno trascinato in questa situazione. Per questo ci dobbiamo aiutare l’un l’altro. La pace è un cammino e noi dobbiamo tornare a camminare insieme all’insegna della fraternità. Come faremo il prossimo 19 ottobre con la ventesima Marcia PerugiAssisi e un obiettivo ambizioso: chiudere l’era della Grande Guerra e dare inizio all’era della Grande Pace.

 

Flavio Lotti, coordinatore della Marcia PerugiAssisi

Assisi, 13 settembre 2014

 

 

Amelia Rossi – Ufficio stampa Comitato Promotore Marcia Perugia-Assisi

Cell 335.1401733 – Tel 075/5722479 – Fax 075/5721234

email: stampa@perlapace.it     www.perlapace.it

Marcia Perugia-Assisi per la pace e la fraternità
domenica 19 ottobre 2014

INFORMAZIONI
PER I PARTECIPANTI
Vi chiediamo di rispettare le indicazioni qui di seguito riportate

Tutti gli autobus devono cercare di arrivare a Perugia/centro entro le ore 8.00 e recarsi presso i Giardini del Frontone.

Tutti gli autobus che giungono a Perugia/centro entro le ore 8.00 (e non oltre!) faranno scendere i partecipanti in Viale Roma, Giardini del Frontone. Successivamente dovranno recarsi ad Assisi/Santa Maria degli Angeli nei parcheggi assegnati a seconda delle regioni di provenienza.

Tutti gli autobus che giungeranno nei pressi di Perugia dopo le ore 08.00 dovranno dirigersi a Ponte San Giovanni, l’uscita consigliata è Balanzano. Gli autobus faranno scendere i partecipanti nella zona industriale (in via Benucci, nei pressi del Park Hotel) e successivamente dovranno recarsi ad Assisi/Santa Maria degli Angeli nei parcheggi assegnati a seconda delle regioni di provenienza.

Gli autobus che giungeranno nei pressi di Perugia o Ponte San Giovanni oltre le ore 10.00 debbono dirigersi direttamente a Santa Maria degli Angeli (uscita nord), scendere i partecipanti nei pressi della Basilica e recarsi successivamente nei parcheggi assegnati a seconda delle regioni di provenienza.

Per chi viene in auto è consigliabile recarsi nella zona di parcheggio di Pian di Massiano e prendere il Minimetrò – aperto dalle ore 7.00 – fino al centro storico (fermata Pincetto). Dal Pincetto si raggiungono i Giardini del Frontone a piedi in circa 10 minuti.

IMPORTANTE PER I PARTECIPANTI

 

I partecipanti si devono tenere in contatto telefonico con gli autisti degli autobus per controllare in quale parcheggio di Assisi o S. Maria degli Angeli attenderanno il momento del rientro.

RISTORO. Consigliamo di portare il pranzo al sacco e la borraccia per l’acqua. Durante il percorso Umbra Acque distribuirà acqua pubblica ai partecipanti.

IMPORTANTE PER GLI AUTISTI

 

Appena i marciatori sono scesi, tutti gli autobus debbono dirigersi subito nei parcheggi di Assisi e Santa Maria degli Angeli, assegnati come segue:

 

PARCHEGGI DI ASSISI e SANTA MARIA DEGLI ANGELI

 

– PARCHEGGIO N. 1 PONTE SAN VETTURINO – tariffa 88?
Riservato agli autobus delle scuole elementari e medie
USCITA S.S. 75 consigliata: OSPEDALICCHIO – BASTIA UMBRA, poi proseguire per Assisi via Campiglione
– Per raggiungerlo a fine Marcia: dalla Rocca o da Piazza San Francesco dirigersi a piedi verso Piazza Giovanni Paolo II° (ex Piazza San Pietro – che si trova al di sotto della Basilica di San Francesco) prendere la via pedonale Piaggia di San Francesco e scendere per 600/700 metri.

– PARCHEGGIO N. 2 STAZIONE FFSS SANTA MARIA DEGLI ANGELI – tariffa 18?
Autobus provenienti dalle regioni del NORD (Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Piemonte, Trentino Alto Adige, Valle d’Osta, Veneto) e Istituti Superiori
USCITA S.S. 75 consigliata S.M.degli Angeli SUD poi proseguire per Santa Maria degli Angeli zona stazione.
– Per raggiungerlo a fine Marcia: dalla Rocca scendere a piedi fino a Piazza Giovanni Paolo II° (ex Piazza San Pietro) e prendere i bus navetta per la Stazione Ferroviaria oppure proseguire a piedi sino al Parcheggio per Via Patrono D’Italia;

Per recarsi a piedi in Piazza Giovanni Paolo II° (ex Piazza San Pietro) percorrere: Via Porta Perlici – Piazza San Rufino – Via San Rufino – Piazza del Comune – Via Portica – Via Giotto – Via Fontebella – Piazza Giovanni Paolo II°.

– PARCHEGGIO N. 3 ZONA INDUSTRIALE SANTA MARIA DEGLI ANGELI / BASTIA – gratuito
Autobus provenienti dalle regioni del CENTRO-SUD (Umbria, Lazio, Toscana, Marche, Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia, Sardegna)
USCITA S.S. 75 consigliata SANTA MARIA DEGLI ANGELI NORD, poi proseguire verso la zona industriale
– Per raggiungerlo a fine Marcia: dalla Rocca scendere a piedi fino a Piazza Giovanni Paolo II° (ex Piazza San Pietro) e prendere i bus navetta per la zona industriale oppure proseguire a piedi sino alla zona industriale per Via Patrono D’Italia;

Per recarsi a piedi in Piazza Giovanni Paolo II° percorrere: Via Porta Perlici – Piazza San Rufino – Via San Rufino – Piazza del Comune – Via Portica – Via Giotto – Via Fontebella – Piazza Giovanni Paolo II°.

INFORMAZIONI UTILI PER IL RIENTRO

 

Dalla Rocca Maggiore di Assisi a Santa Maria degli Angeli

Dalla Rocca di Assisi: Per raggiungere la stazione FFSS e i parcheggi di Santa Maria degli Angeli è possibile utilizzare il servizio di bus navetta in partenza da Piazza Giovanni Paolo II° (ex Piazza San Pietro) a partire dalle ore 15.00.

Per recarsi a piedi dalla Rocca a Piazza Giovanni Paolo II° percorrere: Via Porta Perlici – Piazza San Rufino – Via San Rufino – Piazza del Comune – Via Portica – Via Giotto – Via Fontebella – Piazza Giovanni Paolo II° (circa 15 minuti).

Da Santa Maria degli Angeli: Per raggiungere i parcheggi seguire le seguenti istruzioni:
– Il parcheggio N.2 e la Stazione Ferroviaria sono raggiungibili a piedi in 8/10 minuti dalla Basilica di Santa Maria degli Angeli.
– Il parcheggio N.3 Zona Industriale è raggiungibile a piedi in 15/20 minuti dalla Basilica di Santa Maria degli Angeli oppure con i bus navetta che si trovano in fondo ai giardini della Basilica e che saranno in funzione dalle ore 15.00.

Da Santa Maria degli Angeli a… Perugia

Dalla stazione FFSS di Assisi/Santa Maria degli Angeli partiranno treni ordinari e speciali per Perugia nei seguenti orari: 15:17, 16:22, 16:50, 17:21, 18:18, 19:17, con fermate intermedie nelle stazioni di Bastia e Ponte San Giovanni (costo biglietto 2,50?).
Il consiglio è di acquistare preventivamente i biglietti on line o presso le stazioni ferroviarie.

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Ricordando le raccomandazioni espresse da Aldo Capitini nel 1961, vogliamo riaffermare alcune esigenze che riteniamo siano di comune interesse:

1. chi viene alla Marcia lo fa perché condivide il documento di convocazione e i suoi obiettivi;
2. sia esercitato da ognuno il più accurato controllo sui cartelli e sugli slogan, affinché non ve ne sia nessuno di tono violento oppure offensivo per altri partecipanti alla marcia, tale da far sorgere incidenti;
3. si eviti di portare bandiere di partito e si dia spazio ai cartelli e agli striscioni che esprimono idee e proposte;
4. siano date precise disposizioni perché nella Marcia si cerchi di non rispondere a provocazioni, che potrebbero esserci appositamente per mandare a monte una manifestazione così imponente;
5. si eviti, fino al compimento della Marcia, ogni contrasto con le autorità, che potrebbe condurre a difficoltà per la Marcia stessa.

Comitato Promotore Marcia Perugia-Assisi via della viola 1 (06122) Perugia, Tel. 335.6590356 – 075/5736890 – fax 075/5739337 email: adesioni@perlapace.itwww.perlapace.itwww.perugiassisi.orgwww.cittaperlapace.it

 

 

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Una grande, grandissima, marcia per la pace. Da Perugia ad Assisi. Nei luoghi che più di ogni altro hanno dato forza e voce alla domanda popolare di pace e di giustizia, di disarmo e nonviolenza. E’ questa la prima cosa concreta che forse possiamo fare coralmente contro la Terza guerra mondiale in corso. Papa Francesco non poteva scegliere un’espressione più efficace per descrivere lo stato del mondo in cui viviamo. E ora che nessuno può più sminuire la tragica realtà delle cose, dobbiamo fare i conti con le nostre responsabilità.

Di fronte alle ipocrisie e alla debolezza della politica, all’inazione e alle complicità di coloro che avrebbero la responsabilità di agire, davanti alla profonda crisi delle istituzioni e della democrazia a cui ci siamo sempre appellati, dobbiamo sentirci tutti più coinvolti e corresponsabili. Il pericolo che avanza sul piano mondiale è grande e nessuno sarà in grado di proteggerci se, noi per primi, non sapremo costruire una politica davvero nuova: una politica di pace.

Papa Francesco ha evocato un mondo in guerra dove si commettono le più spaventose crudeltà contro bambini, donne, uomini e intere popolazioni. Ha sollecitato l’intervento immediato della tanto bistrattata Organizzazione delle Nazioni Unite, ha ricordato il dovere della comunità internazionale di proteggere i più vulnerabili, ha messo all’indice l’interventismo armato di questo o quel governo che pretende di fare da solo per i propri interessi, ha condannato ancora una volta il disastroso metodo della guerra e dei bombardamenti ma ha anche messo in gioco sé stesso: ha detto “sono disponibile ad andare in Iraq”. Ed è stata un’altra, l’ennesima, grande lezione, religiosa e laica, umana e politica di responsabilità.

Di questa lezione dobbiamo far tesoro tutti ma perché non sia solo un auspicio dobbiamo cominciare noi. Questo è il tempo in cui ciascuno deve mettersi in gioco. Ci sono mille modi per farlo. Ma poi c’è un giorno, il prossimo 19 ottobre, in cui possiamo fare una cosa tutti insieme. Unire le nostre voci, le nostre facce, le nostre gambe, le nostre preoccupazioni, denunce, domande, proposte e speranze e dare corpo ad una grande manifestazione di pace.

A questo possiamo dedicare i 60 giorni che ci separano dal prossimo 19 ottobre. A diffondere l’invito, via internet, di città in città, scuola per scuola, casa per casa. Perché ciascuno possa scegliere di esserci in prima persona. Molti hanno già aderito e si stanno impegnando ad organizzare la partecipazione, i pullman, il viaggio. Ma molto di più si potrà ottenere se ciascuno deciderà di fare la propria parte mettendo a frutto le proprie capacità e competenze. Contro tutte le guerre visibili e invisibili, quelle combattute con le armi e quelle che si combattono in campo economico e finanziario con mezzi altrettanto distruttivi di vite umane.

 

Flavio Lotti

Coordinatore della Marcia PerugiAssisi

www.perlapace.it

 

Perugia, 20 agosto 2014

 

Amelia Rossi – Ufficio stampa Comitato Promotore Marcia Perugia-Assisi

Cell 335.1401733 – Tel 075/5722479 – Fax 075/5721234

email: stampa@perlapace.it
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Solidarietà e Cooperazione CIPSI è un coordinamento nazionale, nato nel 1985, che associa oltre 40 organizzazioni non governative di sviluppo (ONGs) ed associazioni che operano nel settore della solidarietà e della cooperazione internazionale. Solidarietà e Cooperazione CIPSI è nato con la finalità di coordinare e promuovere, in totale indipendenza da qualsiasi schieramento politico e confessionale, Campagne nazionali di sensibilizzazione, iniziative di solidarietà e progetti basati su un approccio di partenariato. opera come strumento di coordinamento politico culturale e progettuale, con l’obiettivo di promuovere una nuova cultura della solidarietà.