Assemblea Cipsi: migrazioni e cooperazione internazionale

CIPSI: MIGRAZIONI E COOPERAZIONE INTERNAZIONALE.

Dall’Assemblea dei 30 Soci CIPSI un accorato appello a mettere al centro del dibattito la relazione tra Migrazioni e Cooperazione internazionale. Guido Barbera (CIPSI): “BASTA polemiche e BASTA ad attacchi strumentali! BASTA alla mala-informazione! Non si possono utilizzare i fondi della Cooperazione internazionale per i respingimenti dei migranti. I programmi di cooperazione internazionale e solidarietà devono essere ben distinti da quelli per il controllo delle frontiere, il contrasto al traffico di migranti, i respingimenti. Vanno potenziate le risorse per ricerca e soccorso nel mar Mediterraneo per salvare vite umane”.

Roma, 22 maggio 2017 – “Dall’Assemblea dei 30 Soci del Coordinamento di Iniziative Popolari – Solidarietà e Cooperazione CIPSI – riunitasi a Ripalimosani (Campobasso) in occasione dei 30 anni dell’Associazione Dalla Parte degli Ultimi, unitamente ai rifugiati e migranti ospiti nel territorio della provincia di Campobasso – Guido Barbera presidente CIPSI, ha lanciato “un forte appello a cessare polemiche, accuse ingiustificate e mala-informazione, per mettere al centro del dibattito la relazione tra Cooperazione internazionale e Migrazioni. È assolutamente necessario cessare le polemiche e gli attacchi strumentali per iniziare una corretta ed adeguata informazione e mettersi al lavoro!”.

“Bisogna assolutamente rivedere le normative in vigore a livello UE, perché sono di un’altra epoca e anti-solidali. Il fenomeno migrazione non è governato e ci si limita a risposte emotive, di paura o chiusura. I sistemi di accoglienza non sono armonizzati. Il principio della Convenzione di Dublino, secondo la quale lo Stato membro competente per l’esame della domanda di Asilo di un migrante è lo Stato in cui il richiedente ha fatto il proprio ingresso nell’Unione Europea, è un criterio esclusivamente geografico e giuridicamente sconcertante. Riteniamo che debba essere l’Unione Europea, e non il singolo Stato, ad assumere le responsabilità; e la persona migrante ha il diritto alla soggettività di decidere e partecipare alla scelta di dove andare.

Per quanto riguarda il rapporto tra Cooperazione internazionale e Migrazioni, continua Barbera, riteniamo che non si possono utilizzare i fondi della Cooperazione internazionale per i respingimenti dei migranti. Auspichiamo che vengano rispettati in sede nazionale e internazionale i principi etici per cui i programmi di cooperazione internazionale e solidarietà devono essere ben distinti – anche come voce di bilancio e caratteristiche – dal controllo delle frontiere, dal contrasto al traffico di migranti, dai respingimenti. Vanno potenziate le risorse per ricerca e soccorso nel mar Mediterraneo per salvare vite umane.

La vita di ogni essere umano va difesa e tutelata nella sua pienezza! Chi non lo fa e utilizza le sofferenze della vita per interessi e fini politici, non fa politica e contribuisce a costruire inciviltà!”

Barbera conclude: “Le migrazioni sono legate al modello di sviluppo, all’ingiustizia sociale, all’iniqua distribuzione di risorse economiche e alla negazione di accesso diffuso a quelle naturali. Noi crediamo nella solidarietà, nell’accoglienza, nel dialogo e nel diritto alla libertà di spostamento, di scegliere dove vivere”.

Nel corso dell’assemblea del Cipsi sono stati ammessi due nuovi soci: Gruppo Missioni Alem Napoli e Oghogho Meye di Formigine.

 

Ufficio Stampa, Nicola Perrone, ufficiostampa@cipsi.it, cel. 329.0810937

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