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25 gennaio: mobilitazione internazionale per la pace

Sabato 25 gennaio 2020
giornata di mobilitazione internazionale per la pace
Spegniamo la guerra, accendiamo la Pace!
contro le guerre e le dittature
a fianco dei popoli in lotta per i propri diritti

“La guerra è un male assoluto e va ‘ripudiata’, come recita la nostra Costituzione all’Art. 11: essa non deve più essere considerata una scelta possibile da parte della politica e della diplomazia”.
Il blitz del presidente Trump per uccidere il generale iraniano Soleimani, il vicecapo di una milizia irachena ed altri sei militari iraniani, è un crimine di guerra compiuto in violazione della sovranità dell’Iraq. Insieme alla ritorsione iraniana si è abbattuto anche sui giovani iracheni che da tre mesi lottano contro il sistema settario instaurato dall’occupazione Usa e contro le ingerenze iraniane, in un paese teatro di guerre per procura ed embarghi da decenni.
Irak, Iran, Siria, Libia, Yemen: cambiano i giocatori, si scambiano i ruoli, ma la partita è la stessa. Nella crisi del vecchio ordine internazionale, potenze regionali e globali si contendono con la guerra aree di influenza sulla pelle delle popolazioni locali. La sola alternativa consentita al momento è il mantenimento dei regimi teocratici o militari – comunque illiberali e non rispettosi dei diritti umani – con i quali si fanno affari, chiudendo occhi e orecchie su repressione, torture e corruzione.
La guerra non produce solo distruzione, ma cancella anche dall’agenda politica la questione sociale, oramai incontenibile ed esplosa nelle proteste delle popolazioni che hanno occupato pacificamente le piazze e le strade.
Non possiamo stare a guardare. Dobbiamo gridare il nostro no alla guerra, alla sua preparazione, a chi la provoca per giustificare la produzione e la vendita di armi. Guerre che, in ogni momento, possono fare da miccia ad un conflitto globale tanto più preoccupante per il potenziale degli armamenti nucleari oggi a disposizione dei potenti del mondo. Le vittime innocenti dell’aereo civile abbattuto “per errore” da un missile, dimostrano una volta di più che la guerra è un flagello per tutti, nessuno può chiamarsi fuori, siamo tutti coinvolti.
Manifestiamo il nostro sostegno alle popolazioni, vere vittime delle guerre, a chi si rivolta da Baghdad a Teheran, da Beirut ad Algeri, da Damasco, al Cairo, a Gerusalemme, a Gaza.
Quel che sta avvenendo nel Golfo Persico, aggiungendosi alle sanguinose guerre e alle crescenti tensioni in corso, mette in luce la drammatica attualità e il vero realismo dei ripetuti ma inascoltati appelli di Papa Francesco per l’avvio di un processo di disarmo internazionale equilibrato.
L’UE, nata per difendere la pace, deve assumere una forte iniziativa che – con azioni diplomatiche, economiche, commerciali e di sicurezza – miri ad interrompere la spirale di tensione e costruisca una soluzione politica, rispettosa dei diritti dei popoli, dell’insieme dei conflitti in corso in Medio Oriente e avviare una rapida implementazione del Piano Europeo per l’Africa (Africa Plan) accompagnandolo da un patto per una gestione condivisa dei flussi migratori.

Adesioni:

Ora chiediamo conferma delle adesioni ad ogni singolo soggetto che intende comparire nel primo lancio pubblico che vorremmo realizzare entro la mattinata di domani, martedì 14 gennaio.

Al momento abbiamo già ricevuto le seguenti conferme di adesione:

ACLI, ARCI, ASSOCIAZIONE PER LA PACE, ASSOPACE PALESTINA, BEATI I COSTRUTTORI DI PACE, CGIL, CIPSI, COORDINAMENTO PER LA PACE – Como, COSTITUZIONE E BENI COMUNI – Milano, FIOM, Fondazione BENVENUTI IN ITALIA, GRUPPO ABELE, IRIAD, LEGAMBIENTE, LIBERA, L’ALTRA EUROPA – Venezia, MEDICINA DEMOCRATICA, MOVIMENTO NONVIOLENTO, NOI SIAMO CHIESA, OPAL, PARROCCHIA SS. PIETRO E PAOLO – Papanice (KR), PAX CHRISTI, PEACELINK, RETE DEGLI STUDENTI MEDI, RETE DELLA PACE, TAVOLA DELLA PACE, UDU, UN PONTE PER…, US.ACLI

Indicazioni per la giornata di mobilitazione:

La giornata di mobilitazione si svilupperà a livello locale, nelle città, lasciando alle singole realtà locali la libertà di individuare la modalità (sit in, flashmob, banchetti, conferenze, volantinaggio, …) e l’orario. Suggeriamo di dare indicazione alle rispettive strutture territoriali de ai comitati e gruppi locali di coordinarsi per condividere la preparazione e la realizzazione della giornata. Proponiamo di esporre la bandiera della pace nelle sedi, nelle scuole, nei luoghi di lavoro, nella giornata del 25 gennaio. Chiediamo di segnalare  le iniziative organizzate per darne visibilità e valorizzare il lavoro di ogni collettivo. Tutte le informazioni relative alla giornata di mobilitazione saranno disponibili sul sito della Rete della Pace: www.retedellapace.it  e sui rispettivi siti di chi aderisce e vorrà dare spazio e voce.

Dimensione internazionale.

oggi stesso faremo le versioni in inglese e francese dell’Appello per trasmetterlo ai partners de ai movimenti di protesta dei paesi della regione del Medio Oriente e delle reti europee, chiedendo adesione e di condividere la giornata di mobilitazione. Per questo, chiediamo a tutti quanti di collaborare e di attivarsi per la più ampia diffusione dell’iniziativa a livello internazionale. Per ora, è tutto, rimaniamo in attesa delle adesioni e di collaborazione per la buona riuscita della mobilitazione.

Le adesioni andranno spedite a adesioni.piattaforma.pace@gmail.com 

Ufficio stampa

Solidarietà e Cooperazione CIPSI è un coordinamento nazionale, nato nel 1985, che associa oltre 40 organizzazioni non governative di sviluppo (ONGs) ed associazioni che operano nel settore della solidarietà e della cooperazione internazionale. Solidarietà e Cooperazione CIPSI è nato con la finalità di coordinare e promuovere, in totale indipendenza da qualsiasi schieramento politico e confessionale, Campagne nazionali di sensibilizzazione, iniziative di solidarietà e progetti basati su un approccio di partenariato. opera come strumento di coordinamento politico culturale e progettuale, con l’obiettivo di promuovere una nuova cultura della solidarietà.

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