sabato, Aprile 20, 2024
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La salute a Bukasa grazie al sostegno della Chiesa Valdese

Il “Completamento e miglioramento delle attività del Centro Ospedaliero di Bukasa” grazie al sostegno della Chiesa Valdese.

I lavori del progetto sono iniziati a gennaio 2021, con la pianificazione delle attività e le opportune verifiche per gli acquisti da fare. Il progetto ha completato il padiglione del centro sanitario costruito con il precedente contributo dell’8xmille della Chiesa Valdese per la popolazione di Bukasa e degli 8 villaggi limitrofi (Musas, Baya Wayobw, Tshilomba, Matobo, Tshinzoboyi, Mulundu, Museng e Tshilundu) attraverso la realizzazione di:

  • fornitura delle attrezzature necessarie a rendere pienamente attivo il nuovo padiglione;
  • miglioramento della formazione del personale;
  • promozione dell’educazione igienica e materno infantile nei villaggi.

La Terza tranche dal 01 luglio al 30 novembre 2021, è stata utilizzata per gli ulteriori acquisti a completamento di quanto previsto nel progetto; al lavoro di sensibilizzazione nei villaggi e alla realizzazione della formazione prevista in progetto per il personale, secondo una nuova pianificazione alla luce del nuovo contesto creatosi in questo ultimo periodo di pandemia COVID.

Il programma di formazione è stato definito attorno a 4 moduli, preparati dagli esperti dell’Ufficio Diocesano delle Opere Mediche (BDM) di Mwene Ditu, ed è stata frequentata correttamente e completamente da 15 animatori che sono stati poi impegnati nell’animazione dei villaggi per sensibilizzare la popolazione locale. Due docenti hanno formato le 15 persone durante 29 giorni per un orario di 3 ore al giorno (dalle 10:00 alle 13:00) a Muene-Ditu.

I due docenti hanno ricevuto uno stipendio di 1.040 $

Di seguito, in sintesi, i contenuti dei moduli previsti:

  1. Formazione su prevenzione e cura di microbi e parassiti. Sono stati presentati metodi anche naturali (oli essenziali a base di erbe) per prevenire o eliminare i parassiti. Nella zona di Lomami dove si è svolto il progetto, la salute della popolazione, soprattutto dei bambini, è costantemente minacciata da vermi intestinali e parassiti come: ascaris lumbricoides, triocefalosi, anchilostomiasi, enterobiasi, taeniasis, amibiase, lambliase, … Questi, insediandosi in genere nell’intestino dell’organismo ospite, causano infestazioni prevalentemente di tipo gastro-intestinale. Questo modulo ha permesso di far prendere coscienza alla popolazione della pericolosità di questi parassiti e indicare alle vittime delle soluzioni di cura.
  2. Come trattare l’acqua potabile. Uno dei veicoli principali di trasmissione dei parassiti è l’acqua che la popolazione utilizza per bere o per lavarsi. La situazione sanitaria nei villaggi è drammatica, e i problemi principali causati dalla mancanza di servizi igienici e di fonti di acqua potabile, che rendono endemiche malattie che avremmo potuto sconfiggere da tempo, come il Colera, un virus che contamina le acque e che uccide in pochi giorni a forza di vomito e diarrea. Generalmente nei villaggi la gente utilizza l’acqua dei ruscelli o laghi, dei pozzi e della pioggia che se non è filtrata può causare danni enormi nell’organismo. Il presente modulo ha presentato vari modi per trattare l’acqua e renderla potabile prima del consumo. In particolare si è soffermato sui sistemi di filtraggio dell’acqua tra cui i metodi più semplici come far bollire l’acqua, utilizzare il carbone e il calcio, oppure un panno, una maglietta, un filtro…
  3. Importanza delle vaccinazioni. Negli ultimi due secoli, i vaccini hanno svolto un ruolo centrale nell’eradicazione e nell’eliminazione delle malattie in tutto il mondo. Ogni anno, infatti, i vaccini prevengono circa sei milioni di decessi. L’Africa ha visto notevoli progressi verso l’accesso all’immunizzazione, tuttavia, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) afferma che un bambino africano su cinque non ha ancora accesso a tutti i vaccini salvavita raccomandati, rappresentando una minaccia per la salute delle proprie famiglie e per il progresso sociosanitario ed economico delle società africane. Nella zona in cui si è svolto il progetto questa situazione è dovuta anche alla diffidenza della popolazione nei confronti delle vaccinazioni. Bisogna andare verso le popolazioni, spiegare e convincere della necessità dei vaccini. In questo periodo in cui si parla tantissimo del coronavirus è urgente sensibilizzare la gente su le regole dell’emergenza del covid-19 e nello stesso momento non dimenticare l’urgenza delle abituali vaccinazioni (pediatriche soprattutto) che sono azioni di prevenzione semplice, ma che salvano tante vite da malattie facilmente prevenibili e curabili come il morbillo, una malattia molto diffusa. Il lockdown e la paura del contagio da nuovo coronavirus hanno rallentato le campagne di vaccinazione, provocando più morti del Covid-19 e anche di Ebola .
  4. Protezione contro il VIH. Il virus dell’HIV può essere trasmesso per via ematica, materno-fetale e sessuale, per prevenire il rischio di contrarre l’infezione è consigliato evitare l’uso in comune di siringhe, aghi e altro materiale usato per l’iniezione di sostanze e rapporti sessuali a rischio, in quest’ultimo caso è necessario il corretto uso del preservativo e la conoscenza delle funzioni dei diversi metodi anticoncezionali attualmente in uso. Il modulo ha permesso di sensibilizzare le popolazioni per evitare questa malattia che è molto diffusa in questa zona, richiamando l’attenzione in modo particolare sull’igiene della casa, dei bagni, delle mani e dei cibi, dei vestiti.

Un viaggio di monitoraggio è stato fatto dal nostro partner dall’Italia a Kinshasa e Mwene Ditu per rendersi conto della realizzazione del progetto.

Partner coinvolti.

Il progetto è realizzato in stretta collaborazione con l’Associazione Action pour le Développement du Kasai – ADK membro del CIPSI, che ha costruito le strutture di base già presenti con proprio autofinanziamento negli ultimi 20 anni, completate da un precedente progetto finanziato dall’8xmille della Chiesa Valdese realizzato nel 2020. Un ruolo molto importante per l’esecuzione dei lavori al fine di mantenere i costi limitati all’essenziale, è ricoperto dalla partecipazione diretta della popolazione locale e delle autorità di villaggio.

Action pour le Developpement du Kasai è un ’associazione locale con cui il CIPSI collabora da anni e recentemente ha aderito allo stesso Coordinamento. Il suo presidente, Padre Felicien Illunga, è attualmente in Italia da alcuni anni per studi e attività pastorali. La collaborazione reciproca è quindi consolidata da tempo sia a livello personale, che con i suoi collaboratori locali e con le stesse autorità locali, dai capi villaggio ai rappresentanti governativi che stanno attivamente collaborando e partecipando. Un ruolo fondamentale è svolto dai capi villaggio nella sensibilizzazione e nel coinvolgimento delle donne alle attività.

Beneficiari.

Beneficiari diretti: 3.400 abitanti del quartiere Bukasa (in particolare donne in gravidanza, neonati e bambini che rappresentano la maggioranza della popolazione) e degli 8 villaggi vicini che usufruiscono delle cure – Il personale medico e infermieristico del centro: 3 medici (1 generico, 1 ginecologa e 1 pediatra e 7 tra infermieri e ostetriche) per la formazione a loro dedicata.

Beneficiari indiretti: 15.000 abitanti di Bukasa e 8 villaggi che usufruiranno di migliori servizi.

@Archivio foto ADK (CIPSI)
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Ufficio stampa

Solidarietà e Cooperazione CIPSI è un coordinamento nazionale, nato nel 1985, che associa oltre 40 organizzazioni non governative di sviluppo (ONGs) ed associazioni che operano nel settore della solidarietà e della cooperazione internazionale. Solidarietà e Cooperazione CIPSI è nato con la finalità di coordinare e promuovere, in totale indipendenza da qualsiasi schieramento politico e confessionale, Campagne nazionali di sensibilizzazione, iniziative di solidarietà e progetti basati su un approccio di partenariato. opera come strumento di coordinamento politico culturale e progettuale, con l’obiettivo di promuovere una nuova cultura della solidarietà.