Caro Gentiloni, perché non assegni la delega al Servizio Civile?

Solidarietà e Cooperazione Cipsi condivide le analisi e le domande contenuto nell’articolo di Fabrizio Arduini su VITA. Auspichiamo pronte, esaustive ed efficaci risposte.

di Stefano Arduini (Fonte: Vita)

La settimana scorsa il premier ha dato il via libera alla riforma del servizio civile universale, ma ad oltre due mesi dall’insediamento non ha ancora scelto il responsabile politico dell’istituto. Risultato: stallo delle attività amministrative relative alla gestione di oltre 35mila giovani in servizio. È ora di rimediare.

A una settimana esatta dal via libera al servizio civile universale e a oltre due mesi dal giuramento del governo Gentiloni (12 dicembre 2016) la delega del servizio civile non è ancora stata assegnata. La vacatio dell’incarico politico, come del resto stanno denunciando gli enti, sta di fatto determinando un blocco operativo delle attività del Dipartimento Gioventù e Servizio civile (fra le altre quelle relative ai compensi mensili ai giovani, ai rimborsi alle organizzazioni, alla convocazione della Consulta Nazionale per la programmazione 2017). Non sorprende quindi che sul sito istituzionale del servizio civile la prima notizia in evidenzia sia ancora datata 2016 (per l’esattezza 30 dicembre 2016). E questo solo per quanto concerne le attività ordinarie. Se infatti lo stallo dovesse perdurare non si capisce come il Governo possa mettere il moto la macchina amministrativa che dovrà accompagnare la riforma del servizio civile universale, «un istituto aperto a tutti i giovani che desiderino intraprendere questa esperienza e a vocazione europea», per usare le parole del sottosegretario al Welfare Luigi Bobba (a cui il governo Renzi aveva affidato la delega) che per l’esecutivo da oltre due anni sta seguendo le vicende parlamentari della riforma del Terzo settore, dell’impresa sociale e del servizio civile universale

Sergio Mattarella: “Oggi il Servizio civile può essere sempre di più un luogo concreto di protagonismo dei giovani. Luogo concreto dove matura la loro piena cittadinanza, e dove possono crescere le loro opportunità”.

Ad oggi non sono note le ragioni (ce ne sono?) per cui il premier Paolo Gentiloni non abbia ancora sciolto la riserva proprio su una materia così centrale per la crescita civica dei nostro ragazzi. «…Salvaguardare il tessuto connettivo di una comunità e avere cura dei beni comuni sono condizioni indispensabili, affinché il corpo sociale possa costantemente rigenerarsi e avere un futuro positivo. Il futuro del Paese e dell’Europa è costituito dai giovani ed è necessario correggere l’inerzia che rischia di accorciare pericolosamente i nostri orizzonti e ridurre tutto al tempo presente e agli interessi particolari. Oggi il Servizio civile può essere sempre di più un luogo concreto di protagonismo dei giovani. Luogo concreto dove matura la loro piena cittadinanza, e dove possono crescere le loro opportunità». Parole del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Caro Presidente del Consiglio, dopo la riorganizzazione del ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali licenziata dal consiglio dei ministri di oggi crede di riuscire a mettere in agenda a strettissimo giro la nomina del responsabile politico del nuovo servizio civile universale?

Noi di Vita, gli oltre 35mila ragazzi in servizio e gli oltre 16mila enti accreditati ci contiamo.

http://www.vita.it/it/article/2017/02/17/caro-gentiloni-perche-non-assegni-la-delega-al-servizio-civile/142526/

Cipsi Onlus

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