Uscito il numero 07/2011 “Solidarietà Internazionale”

Copertina sulla difesa del territorio come bene comune, le dighe in Amazzonia e in Etiopia, la protesta NO TAV. Dossier sul post Referendum per l’acqua pubblica. Continua la campagna abbonamenti! Info su www.solidarietainternazionale.it

È uscito il numero 07 – luglio 2011

di “SOLIDARIETA’ Internazionale”,

rivista mensile

di fatti, notizie e cose

dal mondo edita da

Solidarietà e Cooperazione – Cipsi:

questo mese focus sulla difesa del territorio come bene comune

e dossier sul post-Referendum per l’acqua pubblica.

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IN QUESTO NUMERO

Senza Firma

La politica dell'”I Care”

La Copertina: La terra e l’acqua dello Xingu

Kararaô a Belo Monte. È il grido di guerra degli indios dell’Amazzonia contro la diga voluta dal governo. Mezza città di Altamira allagata. Famiglie intere spostate. Costruzione di canali che muoveranno più terra di quella smossa per il Canale di Panama. E tutto in nome del dio mercato. di V. Viola

La Tav delle bugie. Prova di forza contro la popolazione che, guidata dai suoi sindaci, contesta la costruzione della nuova Torino-Lione. In nome di una pretesa necessità di collegamento europeo. Ma gli studiosi dicono che è troppo costosa e, soprattutto, inutile. di C. Ranci

Arrivano i finanziamenti cinesi No dell’Italia alla diga Gibe III in Etiopia. Intanto il governo etiope dà il via alla costruzione di un’altra diga sulle acque del Nilo, col nome roboante di “Millennium”. Impatto in Kenya e in Egitto. Ancora una volta gli indigeni colpiti. L’italiana Salini si aggiudica un appalto di 3.350 miliardi. di L. Manes

L’Argomento

Acqua: una cascata di “sì”. Neanche i più attenti osservatori politici avevano previsto ciò che è avvenuto con i referendum del 12 e 13 giugno scorsi. O forse nessuno avrebbe mai pensato che a fare da traino alla vittoria referendaria fossero stati proprio i due referendum sull’acqua pubblica. Invece di colpo ci siamo accorti che la gente comune sui beni pubblici non transige. Perché è la gente comune che si è mossa. I comitati spontanei. Le associazioni, i gruppi più eterogenei. Gli oratori e le associazioni religiose, i preti, le massaie e le casalinghe. A dimostrare che, nonostante il palazzo, l’Italia è ancora viva. Non rappresentata da una politica più attenta alle alchimie che alle cose concrete. Palazzo che ha subito tentato di mettere il cappello su una vittoria che è dei cittadini. Adesso si tratta di non disperdere questo patrimonio e di andare avanti per mettere insieme le tante gocce di cambiamento seminate da un referendum che, se guardato bene, propone un cambiamento radicale della convivenza e della politica. Interventi di Rosario Lembo, Emilio Molinari, Bruno Bignami, Alfio Nicotra, Marco Iob e Clara Canci.

L’intervista

La buona politica. Intervista a Flavio Gabbarini. Ha 58 anni. Non pochi, come dice lui che è diventato sindaco con una campagna elettorale in cui i giovani hanno avuto grande impegno e grande spazio. Rompendo una tradizione che dal dopoguerra da sempre ha visto i sindaci di questa città dei Castelli Romani, Genzano, provenire prima dal Partito Comunista poi dai partiti tradizionali del Centro sinistra. Una vita spesa a fare politica. Prima nella Democrazia Cristiana, poi nel Partito popolare, L’Ulivo, la Margherita e il Partito Democratico… Ad un certo punto ha deciso di rompere con questi partiti che “non intercettano più le istanze profonde della gente” e “continuano solo a gestire la normalità”, senza progettualità, senza sogni. Non cavalcando quella che oggi viene definita come “antipolitica”, piuttosto volendo ridare significato a quell’arte nobile che la politica dovrebbe essere. Paolo VI, mi ricorda, definiva la politica come la “forma più alta della carità”. Ma, al di là delle tradizioni familiari, pur importanti, questa avventura è nata, forse, nelle aule universitarie. Con un incontro indimenticabile. Aldo Moro.di E. Melandri

Contorni&Dintorni

Nel paese di Paperone. Il mare ha una lunga costa verde, le foreste abbondano, ci sono pure montagne. E tra questi alberi d’alto fusto, svettano architetture della meraviglia, edifici tirati su proprio con l’ambizione di lasciare a bocca aperta il fedele, il suddito, il raro turista. di N. Rinaldi

La società civile si interroga. La guerra vista dal punto di vista della società civile afgana. Organizzazioni sociali, sindacati, associazioni di donne. Troppo spesso non tenuti in conto dagli strateghi di una guerra infinita. A Roma una conferenza per tirare le somme. Mentre continuano a crescere le perplessità su un intervento militare che di umanitario non ha nulla. Nascosto dietro la bufala della lotta al terrorismo. di L. Giallombardo

Sud Sudan. Lo Stato più giovane del mondo. Parte tra feste, speranze e preoccupazioni l’avventura del 54simo Stato dell’Africa. Restano aperti ancora tanti problemi che, nei sei mesi trascorsi tra lo svolgimento del referendum e la proclamazione dell’indipendenza, non sono stati risolti. Fra essi la pesante questione petrolifera. di I. Panozzo

Italia: la crisi è antropologica. Siamo una società in cui sono sempre più deboli i riferimenti valoriali e gli ideali comuni, in cui è più fragile la consistenza dei legami e delle relazioni sociali. È la società della sregolatezza. di N. Perrone

Le due nuove rubriche di “Solidarietà Internazionale”

Gli altri siamo noi Per approfondire e far conoscere dall’interno storie di vita ed eventi del mondo degli “altri”. In questo numero “Le strade che cantano”, incontro con Theresia Bothe. di S. Marcone

Noppaw.org Per raccontare la lunga marcia verso la candidatura delle donne africane al Premio Nobel per la Pace 2011. In questo numero “Latifat: la donna del carbone”, donne e microcredito in Nigeria a cura di M. Salluzzo

E ancora

le rubriche di commento, analisi e riflessione di Gianni Caligaris, Tonio Dell’Olio, Giancarla Codrignani, Antonio Nanni, Cleophas Adrien Dioma, Roberto Musacchio, Guido Barbera, Michele Zanzucchi e la bacheca con eventi, appuntamenti e consigli editoriali a cura di Tiziana Miglino.

Cipsi

Solidarietà e Cooperazione CIPSI è un coordinamento nazionale, nato nel 1985, che associa organizzazioni non governative di sviluppo (ONGs) ed associazioni che operano nel settore della solidarietà e della cooperazione internazionale. Solidarietà e Cooperazione CIPSI è nato con la finalità di coordinare e promuovere, in totale indipendenza da qualsiasi schieramento politico e confessionale, Campagne nazionali di sensibilizzazione, iniziative di solidarietà e progetti basati su un approccio di partenariato. opera come strumento di coordinamento politico culturale e progettuale, con l’obiettivo di promuovere una nuova cultura della solidarietà.