È uscito il n. 1-6 del 2023 della rivista Solidarietà Internazionale. Copertina: Un Piano a sei zampe
È uscito il numero 1-6 della rivista Solidarietà Internazionale. In questo numero: Copertina: Un piano a sei zampe, con articoli di Marco Ruffolo, interviste a Carlo Sansonetti, fondatore dell’associazione “Sulla strada”, l’articolo sulla fabbrica di ghiaccio a Thiaroye Sur Mer… e tanti altri articoli!
In questo numero.
EDITORIALE. IL PUNTO E LA VIRGOLA. Siamo arrivati. Ripartiamo insieme, di Guido Barbera. Con questo numero di Solidarietà Internazionale, oggi, dobbiamo cambiare mezzo di comunicazione, senza abbandonare in nessun modo il nostro impegno, i valori e gli obiettivi che abbiamo costruito e consolidato insieme in questi anni. Nel drammatico contesto del post pandemia e, soprattutto, nel pieno dei tanti, troppi, conflitti mondiali che stiamo vivendo – oltre 160 conflitti in atto nel nostro piccolo pianeta – non possiamo assuefarci all’informazione strumentale e di parte che ci sta tutti impoverendo e annientando, per sottometterci ai poteri e agli interessi dell’economia gestita da sempre meno individui. Purtroppo, non siamo più in grado di sostenere i costi e il lavoro per pubblicare la nostra “tradizionale” rivista Solidarietà Internazionale, ma le nostre voci e le voci degli autori che generosamente le hanno dato anima e corpo in questi anni, non taceranno e non accetteranno passivamente di essere sopraffatte. Continueremo quindi a scrivere e a parlarvi attraverso una forma scritta e anche parlata, tramite il nostro sito, i social e l’invio telematico di articoli, saggi, interviste ed informazioni. Un impegno a continuare il cammino di tanti anni, con scarpe nuove, ma sempre al servizio di una comunicazione “creativa” che nasce dalla strada, dalla realtà della vita quotidiana a partire dalle periferie; una comunicazione in movimento, capace di ascoltare e portare la voce dei più deboli alla nostra attenzione per farne “politica sociale”, democrazia e solidarietà. Chiudiamo qui una pagina della storia di Solidarietà Internazionale. Ripartiamo insieme, con un nuovo cammino tutto da costruire con le storie, i sorrisi e i colori di quello che sarà il volto della nostra società nei prossimi mesi e anni. A noi tutti, il compito di costruirlo.
COPERTINA. Un piano a sei zampe di Pasquale di Mauro. Il Piano con cui l’Italia cerca di procacciarsi combustibili fossili in Africa, e imbottisce questo tramezzino neocoloniale con il contrasto dell’immigrazione irregolare. Non è con un Piano del genere che si può fare questa presunta prevenzione delle migrazioni.
– Piano Mattei: un vuoto spinto, di Marco Ruffolo. Da quei sette articoli del decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri traspare un vuoto, dove si abbonda nell’individuare burocraticamente cabine di regia e strutture di missioni, ma non si dice cosa si vuol fare con esse, come, con quali regole e con quali mezzi.
–Quale coerenza per l’aiuto pubblico allo sviluppo, di Silvia Stilli. Il decreto governativo che istituisce il Piano Mattei va oltre questo, nella costruzione di una struttura di governance parallela a quella definita nella legge 125, con un apparente intento di indebolirla. O cancellarla? Peraltro, i dati che emergono dalla prossima legge di bilancio citano un taglio del 7% dei fondi per l’APS. Senza risorse altre e un programma definito del Piano Mattei, a fine gennaio 2024, nuova data per la Conferenza Italia-Africa, quale ‘dote’ per la formalizzazione del partenariato porterà il nostro Paese?
–Predatori sull’Africa, di Jean Leonard Tauadi. L’Africa è molto attrattiva per le potenze economiche vecchie e nuove. Il nesso tra l’Africa e l’immigrazione africana in Italia. L’Africa dei naufraghi dello sviluppo che sono approdati sui nostri territori. Se amiamo l’Africa queste persone vanno accolte.
Le rubriche di Solidarietà Internazionale
Punti di vista
Sempre più armi italiane a regimi autoritari, di G Beretta. Dalla relazione della Presidenza del Consiglio riguardante le esportazioni di armamenti nell’anno 2022, si evince un numero record. L’Italia ha speso 5,5 miliardi di euro in armamenti, sommati ai 1,3 miliardi per le spese militari. Questo è un chiaro segnale che le autorizzazioni negli ultimi anni si stanno concretizzando. Il nostro paese ha fornito una grande quantità di materiali militari alla Turchia, agli Stati Uniti, alla Germania e al Quatar.
Due donne, di G. Codrignani. Le donne italiane si sono sempre battute a livello europeo per un maggior riconoscimento del proprio status e dei loro diritti. In Italia, la strana coppia formata da Giorgia Meloni ed Elly Schlein, sono oggetto dei tradizionali stereotipi dell’informazione basati sul gossip. A livello politico le due donne si trovano una al governo e l’altra all’opposizione e, così facendo, stanno sprecando l’opportunità non solo di incidere sulla politica del paese ma anche di scardinare il modello politico del nostro paese.
Convivenze
Ripartire dall’ecumenismo, di B. Salvarani. Le divisioni della Chiesa, molto evidenti nelle vicende della Guerra in Ucraina, fanno tremare l’unità della Chiesa in Gesù Cristo. Tali divisioni rappresentano una contro testimonianza che scoraggia i fedeli e chi decida di avvicinarsi al messaggio evangelico. Questo porta a grandi interrogativi come Quale vangelo? Quale tradizione cristiana? Quale Chiesa?
Reportage
La maledizione dell’oro nero, di E. Zani. In Ecuador ogni anno aumentano i casi di pazienti oncologici. Migliaia di vittime causate da una compagnia petrolifera priva di scrupoli. Un crimine contro l’umanità. Chevron-Texaco smentisce qualsiasi correlazione tra la società e il danno ambientale, causato dallo sversamento di materiali di scarto nel suolo.
Giro di radar
La “Giusta Causa” del clima, di L. Manes. Si chiede che il Tribunale di Roma accerti il danno e la violazione dei diritti umani alla vita e alla salute. E che ENI sia obbligata a rivedere la propria strategia industriale per ridurre le emissioni derivanti dalle sue attività di almeno il 45% per contenere l’aumento medio della temperatura globale.
La strage degli innocenti, di L. Morgantini. Il popolo palestinese è stato sottoposto a 56 anni di soffocante occupazione. Hanno visto la loro terra divorata dagli insediamenti e tormentata dalla violenza. La loro gente sfollata e le loro case demolite. Israele ha sganciato più di 25.000 tonnellate di esplosivo. Crimini di guerra condotti con la complicità dei nostri governi. L’urgenza è cessare il fuoco e impedire che i palestinesi vengano cacciati nel deserto del Sinai.
Questa volta anche i potenti non sanno, di C. Codrignani. Nonostante ci pensino dal 1947. La radicalizzazione di Gaza è frutto dell’assedio continuo e delle invasioni illegali dei “coloni” nei Territori Occupati. La strage di dodicimila vittime come rivalsa perpetua l’odio e la vendetta. Ridefinire, cominciando con una tregua lunga e vigilata, le garanzie e le condizioni del popolo palestinese.
Un paese fuori dal mondo, di N. Rinaldi. Un paese poverissimo. Il verde di una natura incolta e prepotente. Il turismo è inesistente. La peggiore speranza di vita di tutta l’Asia e Oceania. L’auto-conservazione di un’isola irriducibilmente fedele a se stessa e alla sua epoca. Che non è la nostra. Ma che ancora non si è ritrovata col resto del mondo.
“Kivu Innova” a Bukavu, di U. Vitali. Una piccola azienda specializzata nella raccolta e nel riciclaggio dei rifiuti di plastica in blocchi ecologici e altri oggetti di uso quotidiano.
L’Italia dei sonnambuli, di C. Guglielmino. Precipitata in un sonno profondo. Ciechi dinanzi ai presagi: il clima “impazzito”, la flessione demografica, la crisi economica e sociale, la guerra. Gli italiani sono sfiduciati, impauriti e sempre più vecchi: questa è la fotografia scattata dal CENSIS per il 2023.
Blue Communities, di M. Iob. Un’iniziativa per responsabilizzare Enti locali, cittadini, scuole, gestori pubblici ed altri soggetti della comunità a prendersi cura dell’acqua.
La Metamorfosi del Sostegno a Distanza, di S. Chiapparo e V. Curatola. Tra cooperazione internazionale e nuove social welfare policies.
Emergenza freddo a Roma, di Associazione I Sant’Innocenti-ODV (ISI). I volontari di ISI consegnano coperte ed indumenti ai senzatetto nelle strade della capitale.
La fabbrica di ghiaccio a Thiaroye Sur Mer, di B. Tonarelli. Per favorire la conservazione e la vendita del pescato, principale attività locale. Per sostenere l’economia senegalese e lottare indirettamente contro l’immigrazione clandestina. Con il contributo dell’8xmille della Chiesa Valdese.
L’Eden della Pace e dei diritti umani a Mogong, di Padre E. Amadou. Una struttura polivalente per educare i giovani a vivere con dignità nella loro terra. Con il contributo della Chiesa Valdese.
A Tu per Tu: Carlo Sansonetti, di N. Perrone e C. Castro. Carlo Sansonetti è il fondatore dell’associazione “Sulla Strada”, volta a seguire passo passo i bambini che ogni giorno vivono il dramma dello sfruttamento in Guatemala. In questa intervista ci ha raccontato della sua infanzia, della scelta dell’Università, della sua vocazione e della scelta di fondare la sua associazione.
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Di seguito il sommario con i contenuti di questo numero
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